Le tematiche calde che saranno al centro del business delle società ICT.
Nella pagina :
-
MiFID II – cambiamenti in arrivo
-
Il BitCoin, è il futuro?
-
Ict
- Il salone del risparmio
-
I grandi dell’Ict scommettono sulla formazione
-
Garante Privacy – Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali e gli impatti che si potranno avere.
-
5G in Italia, novità e applicazioni
– 2020 –
Il Traiding – consigli per inesperti
1) Non bastano 250€, come vi voglio fare credere;
2) Non fatevi incantare che sia guadagno facile, come dicono;
3) Non credete a Broker che non vi insegnano ad usare lo Stop Loss/Take Profit, e li che vi faranno perdere il capitale.
4) Vi do una lista di Broker cfd 2020 con gli avvertimenti del caso, chi non c’è … Attenzione!!!
Una che vi sconsiglio è la ETFinance di Cipro, tutto bello nell’apparenza, professionalità “0”
– 2019 –
5G in Italia, novità e applicazioni
Forse il grande pubblico ha iniziato a interessarsi del 5G, per le incredibili potenzialità, solo dopo le recenti accuse di presunto spionaggio attraverso i dispositivi Huawei mosse dagli Stati Uniti.
In realtà, le reti per questa nuova modalità di trasmissione sono in fase di costruzione e in alcuni Paesi già si è provveduto al rilascio delle frequenze adatte a preparare i network e le offerte commerciali. È il caso dell’asta italiana, conclusasi lo scorso autunno oltre ogni aspettativa con 6,55 miliardi di incasso per lo Stato.
SITI correlati all’argomento :
- https://www.pmi.it/tecnologia/infrastrutture-it/293604/5g-in-italia-novita-e-applicazioni.html
– 2018 –
MiFID II – cambiamenti in arrivo
La MiFID II entrerà in vigore il 3 Gennaio 2018. I termini sono slittati per capire meglio quali siano le potenziali implicazioni di una disciplina che impatterà su imprese finanziarie, consulenti indipendenti e investitori. Ecco che cosa cambia (e quando).
Cos’è MiFID II
MiFID II è la disciplina che regola i servizi finanziari europei. Rivede e amplia la versione precedente (MiFID) in materia di prestazione dei servizi di investimento, tutela degli investitori retail, definizione dei servizi di consulenza indipendenti e adeguatezza della comunicazione
Target di clienti specifici
La normativa prevede di indirizzare le vendite di prodotti finanziari in base al cliente finale. Cosa significa? I prodotti devono essere disegnati e circoscritti in relazione a un target ben preciso per esigenze, disposizione al rischio, capacità e competenze finanziarie. E il canale distributivo deve agire di conseguenza.
Personale preparato
Le imprese finanziarie devono garantire e dimostrare alle autorità incaricate della vigilanza di offrire il proprio servizio attraverso personale che abbia competenze adeguate e conoscenza dei prodotti offerti.
Incentivi
Un altro punto chiave che riguarda il personale è legato agli incentivi. Le imprese non potranno prevedere meccanismi di remunerazione che potrebbero spingere gli operatori a raccomandare determinati strumenti finanziari piuttosto che quelli più aderenti alle esigenze dei clienti.
Adeguatezza
La MiFID II restringe il campo dei prodotti per i quali è possibile prestare un servizio “execution only” (cioè di mera esecuzione degli ordini, senza valutare l’adeguatezza dell’operazione). La normativa attualmente in vigore definisce già una lista di prodotti liberi e di altri più vincolati. Le regole che saranno in vigore dal 2018 saranno ancora più severe.
Rafforzamento delle autorità
Le autorità di vigilanza nazionali e sovranazionale (come Esma ed Eba) potranno proibire o limitare la vendita e il collocamento di alcuni strumenti finanziari che potrebbero esporre a rischi eccessivi gli investitori o la stabilità finanziaria del sistema.
Consulenti indipendenti
Le imprese di investimento devono comunicare al cliente se l’offerta di consulenza è fornita da attori indipendenti oppure no.
Comunicazione
L’impresa che fa da consulente o gestisce il portafoglio non dovrà solo fornire le informazioni corrette ma raccogliere quelle che riguardano i clienti. Si dovrà capire quanto l’investitore conosca il prodotto. Quanto sia disposto a rischiare, quali siano i suoi obiettivi e quanto sarebbe capace di ammortizzare una eventuale perdita. Se il singolo prodotto finanziario è integrato all’interno di un pacchetto complesso, l’operatore dovrà fornire all’investitore non solo il profilo di rischio del singolo prodotto ma dell’intero pacchetto. Le imprese sono chiamate inoltre a spiegare al cliente le ragioni dell’investimento e perché sarebbe coerente con le richieste dell’investitore.
Costi e oneri
Aumentano le richieste di trasparenza. I costi devono essere indicati al cliente (prezzo della consulenza compreso) in modo aggregato: una misura complessiva che rende più immediato e chiaro l’ammontare degli oneri in capo all’investitore (e il loro peso sul rendimento atteso). Quando possibile, questa informazione deve essere aggiornata e comunicata una volta l’anno.
(Fonte: pictetperte.it)
SITI correlati all’argomento :
- https://www.money.it/MiFID-2-il-testo-completo
- http://citywire.it/news/mifid2-il-testo-del-decreto-e-in-gazzetta-salvi-i-consulenti-autonomi/a1044521
- http://www.dirittobancario.it/news/servizi-di-investimento/mifid-ii-e-mifir-pubblicato-il-testo-dello-schema-di-decreto-legislativo-di-attuazione
- http://www.altalex.com/documents/leggi/2017/08/29/prodotti-finanziari-attuazione-mifid2
___ END ___
Manca poco al Salone Del Risparmio: la crescita è il tema centrale
Pictet avrà un ospite d’eccezione: Marc Gené, pilota e collaudatore di Formula 1, che discuterà di gestione del rischio, nella monoposto e in finanza.
Anche quest’anno, l’atteso appuntamento è alle porte. Dall’11 al 13 aprile, al MiCo Congressi di Milano si aprono le porte dell’ottava edizione del Salone Del Risparmio, la manifestazione del risparmio gestito organizzata da Assogestioni. Il titolo per il 2017 è “Inseguendo la crescita”, con un focus sull’analisi dei fattori che influenzeranno la crescita. Già nel convegno di inaugurazione, alla presenza del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, si discuterà delle riforme da mettere in campo per agevolare la ripresa. E, come ogni anno, anche Pictet Asset Management, la divisione di asset management del gruppo Pictet, sarà partner della manifestazione.
Pictet e Formula 1 corrono al Salone
Nel primo giorno della manifestazione, Pictet avrà un ospite speciale. Nella conferenza “Performance e controllo: negli investimenti come in Formula 1”, che si terrà l’11 aprile, Marc Gené, pilota di Formula 1 e collaudatore della scuderia Ferrari, discuterà con Andrea Delitala, responsabile del team Euro Multi Asset Global Opportunities, sul tema del controllo del rischio.
Due mondi apparentemente distanti ma in realtà molto vicini ci confrontano. Finanza e Formula 1 sono accomunati dalla necessità di un approccio rigoroso improntato al controllo del rischio senza lasciare spazio all’emotività. Che sia sul fronte del risparmio, sia in pista, rappresenta la principale causa di scelte sbagliate.
Gli altri appuntamenti
Si parlerà di questo e molto altro al Salone Del Risparmio. Il Corriere della Sera ha selezionato alcuni dei temi principali. Tra cui la Mifid 2 e la nuova normativa sui Pir, i Piani individuali di risparmio esentasse per chi resta cinque anni. La terza giornata, in particolare, sarà dedicata ai risparmiatori privati, alle famiglie e agli studenti. Ai neolaureati e laureandi è dedicato invece il progetto «Il tuo capitale umano», un’iniziativa finalizzata a stimolare i giovani a intraprendere una carriera nel mondo del risparmio gestito. Sul sito www.salonedelrisparmio.com si trova il programma con tutte le conferenze e i percorsi tematici studiati per facilitare la visita.
I grandi dell’Ict scommettono sulla formazione
I PLAYER HI-TECH, CHE SONO STATI I PRIMI A SPENDERSI PER LA RIVOLUZIONE DELL’AUTOMAZIONE, HANNO CAPITO QUANTO SIA IMPORTANTE OPERARE PER QUALIFICARE I LAVORATORI. IL CASO DI CISCO CHE NEL NOSTRO PAESE HA LANCIATO IL PIANO “DIGITALIANI” METTENDO SUL PIATTO 100 MILIONI DI DOLLARI IN 3 ANNI
Milano Q uando a inizio anno ha visto la luce il Piano industria 4.0 si sono subito levate numerose voci sulla necessità di un coinvolgimento attivo delle grandi aziende. Una chiamata in causa naturale per tutte le maggiori realtà del tessuto imprenditoriale italiano che, in virtù delle esperienze di mercato e delle capacità di spesa superiori, hanno un certo peso in quella che è una partita di tutto il sistema Paese. Anche se è chiaro che fra tutti i big, in termini di responsabilità, la quarta rivoluzione industriale si faccia sentire più sulle aziende abilitanti della trasformazione. Sono soprattutto loro a dover dimostrare un approccio che vada oltre la mera logica di fornitura delle tecnologie al mercato e di cui faccia parte, ora più che mai, un impegno a tutto campo per la diffusione delle competenze, senza le quali gli investimenti delle aziende italiane sull’industry 4.0 servono a ben poco.(Leggi tutto l’articolo)
SITI correlati all’argomento :
- http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2017/11/20/news/i_grandi_dellict_scommettono_sulla_formazione-181590218/
___ END ___
Privacy – Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali.
Il 25 maggio 2018 è il giorno in cui il nuovo Regolamento UE 2016/679 sarà direttamente applicato in tutti i Paesi dell’Unione Europea e andrà a sostituire l’attuale Codice della Privacy (Dlgs 196/2003) oggi vigente in Italia. Il Regolamento introdurrà regole più chiare e semplici in materia di informativa e consenso, puntando a garantire maggiori tutele per i cittadini in maniera omogenea in tutta l’Unione, sebbene ogni Stato possa integrare i contenuti del regolamento. In Italia questo ruolo sarà ancora gestito dal Garante della Privacy. Il regolamento diventerà immediatamente applicabile senza bisogno di essere recepito con provvedimenti nazionali; avremmo quindi un testo unico valido in tutti i paesi UE che mirerà a rendere omogeneo ed elevato il livello di protezione dei dati personali e a favorire la circolazione degli stessi all’interno dell’Unione Europea. Agli Stati Membri dell’Unione rimarrà la possibilità di introdurre ulteriori regole e condizioni.
Valutazione d’impatto sulla protezione dei dati
Linee-guida del Gruppo Articolo 29 in materia di valutazione di impatto sulla protezione dei dati (WP248)
Quando un trattamento può comportare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone interessate (a causa del monitoraggio sistematico dei loro comportamenti, o per il gran numero dei soggetti interessati di cui sono magari trattati dati sensibili, o anche per una combinazione di questi e altri fattori), il regolamento 2016/679 obbliga i titolari a svolgere una valutazione di impatto prima di darvi inizio, consultando l’autorità di controllo in caso le misure tecniche e organizzative da loro stessi individuate per mitigare l’impatto del trattamento non siano ritenute sufficienti – cioè, quando il rischio residuale per i diritti e le libertà degli interessati resti elevato.
Si tratta di uno degli elementi di maggiore rilevanza nel nuovo quadro normativo, perché esprime chiaramente la responsabilizzazione (accountability) dei titolari nei confronti dei trattamenti da questi effettuati. I titolari sono infatti tenuti non soltanto a garantire l’osservanza delle disposizioni del regolamento, ma anche a dimostrare adeguatamente in che modo garantiscono tale osservanza; la valutazione di impatto ne è un esempio.
Le linee-guida del WP29 offrono alcuni chiarimenti sul punto; in particolare, precisano quando una valutazione di impatto sia obbligatoria (oltre ai casi espressamente indicati dal regolamento all’art. 35), chi debba condurla (il titolare, coadiuvato dal responsabile della protezione dei dati, se designato), in cosa essa consista (fornendo alcuni esempi basati su schemi già collaudati in alcuni settori), e la necessità di interpretarla come un processo soggetto a revisione continua piuttosto che come un adempimento una tantum… (Leggi tutto l’articolo)
SITI correlati all’argomento :
___ END ___